Wednesday 29 April 2009

Ciarpame. Ovvero: ma é possibile affidare la speranza a una donna di mezz’età con la boccuccia siliconata?

Vedere una donna che il lifting riesce solo per metà a salvare, con due labbra a canotto che le impediscono di avere la naturale bellezza di una donna che attmpa, vedere questa donna, dicevo, che per anni ha accettato i complotti e le furberie del marito, che ha accolto come una bella statuina leader internazionali nelle sue tenute (confondendo irremediabilmente pubblico e privato), vederla incazzata per l'ennesima uscita del consorte fa sorridere.
Per diversi motivi.
Un po’ perché proprio ora che Sua Bassezza Irreale raggiunge consensi senza precedenti ecco che l’attacco gli arriva da casa.
Ma anche perché arriva fuori tempo massimo.
Certo, per coerenza e forse persino per umiltà Veronica Lario si é sempre fatta da parte.
È un'attrice, e il solo fatto di essere la moglie dell'uomo più potente d'Italia non la qualifica a dare giudizi o a entrare di prepotenza nella vita pubblica.
In un paese dove l'amoralismo familiare regna sovrano è una scelta encomiabile.
Veronica ha accettato le lusinghe di un uomo ricco e sposato ben sapendo di averlo conquistato solo in virtù della propria figura (quando gli apparve nuda a teatro), qualsiasi commento negativo da parte sua sarebbe stato fuori luogo.
Non dico che Madonna Berluscona non abbia il diritto ora ad esternare i propri sentimenti (con uno stile signorile, se confrontato ai toni della politica italian), anzi, ma ricordiamoci che Berlusconi lo ha sposato lei di sua volontà e che in tutto questo tempo lei è stata lì.

In effetti al sorriso e allo sghignazzo compiaciuto che mi vien spontaneo per ogni disavventura che capita a Berlusconi si aggiunge un’ombra, anzi due.

Ma é possibile affidare la speranza che l’Italia si accorga di chi è questo signore a una donna di mezz’età con la boccuccia siliconata?

E poi subentra il secondo brivido. Queste scene le abbiamo già viste. Berlusconi é sopravvissuto a due suoi stessi governi, ad una decina di processi (alcuni con sentenza di colpevolezza, poi amnistiata o prescritta, ma smpre di colpevolezza), alle sue gaffes, insomma a se stesso. È tornato sempre. Come prima, più di prima.
Non sarà certo la pur comprensibile sfuriata di Veronica a rallentare la sua ascesa agli inferi (perché in Italia l’inferno sta in alto).

Sapere che una diciottenne lo chiama papi (“Who’s your daddy?”) mi spinge al sorriso. Pensare che orami notizie del genere possono essere date senza che il senso del ridicolo (non dico della decenza -si faccia pure tutte le diciottenni che vuole- dico del ridicolo) lo confinino ai margini della vita politica mi gela quel sorriso in una smorfia di terrore.

Questo signore fa il cazzo che gli pare e noi ce ne freghiamo.

Una cosa dice Veronica di giusto: il peggio ci aspetta dopo.
La classe politica ha distrutto questo paese. Berlusconi è riuscito a catalizzare su di sé l’attenzione e a usare a piacimento quasi tutto: l’informazione, il potere, i soldi. Ma ha anche stabilito, grazie al suo irrefrenabile protagonismo e alla sua ingordigia, chi comanda e chi obbedisce.
Dubito che Berlusconi lascerà eredi. Passato lui assisteremo ad un caos politico senza precedenti.

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